Le chiese di Castronovo di Sicilia

Da quanto riportato dai vecchi manuali sulla storia di Castronovo di Sicilia, nel centro
urbano erano presenti ben 26 chiese, ma a sua volta molte altre erano dislocate
nella periferia della città e nelle zone rurali.(Pare che fossero 19).

Chiese nel centro Urbano:
1) Chiesa della SS. Trinità o Chiesa Madre (1404);
2) Santissimo Salvatore (1480);
3) Santa Caterina d’Alessandria o della “Badia” (1523);
4) S. Onofrio Anacoreta (1608);
5) Maria Santissima del Rosario (1666);
6) Madonna del Carmelo e Convento (1607);
7) Madonna degli Agonizzanti (1607);
8) Madonna Annunziata (1500);
9) Madonna Immacolata ex chiesa di San Bartolomeo; (1500);
10) Madonna della Bagnara (1618);
11) San Giacomo poi chiamata S. Giorgio (1636);
12) San Sebastiano Martire (1653);
13) San Simone Apostolo (1531);
14) San Francesco d’Assisi e convento (1556);
15) San Giovanni Evangelista (1589);
16) Santa Rosalia, vergine (1625);
17) San Vito (1691);
18) San Rocco con monastero (1346);
19) Santa maria Maddalena (1776);
20) Sant’ Agata Vergine e martire con Monastero (1554);
21) Sant’Antonio Abate con monastero (1379);
22) Santa Chiara (1706);
23) San Marco Evangelista (1740);
24) Del Calvario (1810);
25) Oratorio dello Spedale (1801);
26) Oratorio delle Anime Sante (1796);

Altre chiese:
1) Madonna dell’udienza( Antica Madrice di rito Greco)(900);
2) Madonna dei Miracoli (Ospizio dei Teutonici)(1265);
3) San Vitale Abate (Ex Castello Chiaramontano);
4) San Giorgio dei Greci (oggi chiesa del giudice giusto);
5) San Michele (di origine Normanna);
6) San Lorenzo (tempio di rito greco);
7) Madonna di Piedigrotta (1625);
8) San Nicolò (Antica residenza dei padri Cappuccini);
9) San Pietro (sul fiume Platani);
10) Sant’Ippolito;
11) Madonna Addolorata (sul colle S. VItale);
12) San Lorenzo;
13) San Giuliano;
14) Sant’Andrea;
15) San Teodoro;
16) Nostra Signora dell’Itria;
17) Santissimo Crocifisso (Marcatobianco);
18) San Giuseppe (Regalmici);
19) Santo Stefano Protomartire.

Oggi è possibile osservarne alcune ancora integre e praticabili nel centro abitato e sono di seguito riportate:

La vecchia Matrice dedicata alla Madonna dell’Udienza (XII sec.) di rito greco-bizantino;

La chiesa del giudice Giusto (XII sec.), vero gioiello d’arte normanna;

Costruita sulle fondamenta di un altro sito religioso dedicato a S. Giorgio (XI sec.) e i resti della chiesa Madonna dei Miracoli con l’annesso ospizio dei Teutonici la cui costruzione risale al XII sec.

Chiesa Madre è dedicata alla SS. Trinità (XI sec.). Il campanile e l’abside costituivano due torri dell’antico castello normanno. La chiesa è un grande mausoleo. Vi si conservano varie iscrizioni lapidee, la statua di San Pietro in cattedra attribuito ad Antonello Gagini, San Giovanni Apostolo opera di Marco Lo Cascio XVI sec. e numerose altre opere. Pregevole è il fonte battesimale “ad immersionem” in marmo istoriato. Lo stesso, è arricchito da un Ciborio in marmo bianco di Carrara: l’opera è attribuita ad Antonello Gagini. Presente una iscrizione latino-barbara che porta la data del 570, un quadro raffigurante la Maddalena di Van Dyck, varie opere di Vito D’Anna.

Chiesa di S. Francesco con annesso convento (XII sec.). La chiesa, ad un’unica navata, è un piccolo museo d’arte. Varie sono le opere che riempiono gli altari laterali attribuiti a Konrad Platz e Filippo Quattrocchi; di particolare interesse è l’Annunziata, gruppo scultoreo in legno di pioppo, salice e tiglio, opera di Marco Lo Cascio da Chiusa Sclafani. Il monastero è stato ristrutturato ed adibito a palazzo municipale.

La chiesa di S. Rosalia fu costruita per ricordare la peste del 1624/25. Nel 1770 fu abbellito il presbiterio dallo stuccatore Antonio Messina. La statua di legno di S. Rosalia, posta sul presbiterio principale, d’autore ignoto, risale al XIX sec.

Chiesa S. Caterina d’ Alessandria o “della Badia” (XVI sec.). E’ una delle chiese più belle di Castronovo di Sicilia, per l’architettura corinzo-romanica e per le sue decorazioni.

Presenta particolari interessi storici ed artistici: un dipinto su tela raffigurante la Madonna del Rosario, opera di Vito D’Anna; un affresco raffigurante il Giudice Giusto XIV sec. L’opera più significativa è la Vara di S. Giorgio, un gruppo ligneo policromato di Marco e Silvio Lo Cascio risalente al 1588.

Il convento dei Cappuccini di Castronovo ha una storia antica poiché fu la prima sede dell’ordine fondata in Sicilia, nel 1533, a cura di Antonino Di Calogero, notaio di Castronovo che trovandosi a Messina e assistendo ad una predicazione di un certo frate Bernardino da Reggio, gli fa subito richiesta di stabilirsi a Castronovo, e avuta la disponibilità si situano presso la località di San Nicola Lo Piano, dove preesisteva un’antica chiesa rurale dedicata a San Nicola di Bari a 3 km dalla città. Un legame antico, dunque, quello fra la comunità francescana e i Castronovesi, da sempre aperti l’una alle esigenze degli altri. I Cappuccini non rimasero li nemmeno un secolo, poiché il freddo invernale e la mancanza di un ponte per attraversare il fiume (costruito dai frati in un secondo momento ed ancora esistente) erano causa di non pochi problemi. La comunità francescana fu subito amata dalla comunità locale che mise a disposizione le stanze del nuovo Spedale Civico per i Cappuccini infermi e inviati in paese per la questua. Fu presto chiaro che quella situazione non poteva persistere e così, nel 1609, si concretizzò la volontà della comunità religiosa di spostarsi al di qua del fiume. Il cantiere fu avviato grazie alla donazione di 100 onze da parte del Consiglio Civico, cui si aggiunsero elargizioni private. La nuova struttura sorse accanto all’antica chiesa della Madonna della Bagnara che ne diventò parte integrante, nel quartiere Rakal-biat, nome di chiara origine araba. In memoria dell’antico convento fu dedicato a San Nicola di Bari. La costruzione di una cappella dedicata a Santa Maria la Bagnara risale a qualche anno dopo, al 1617, grazie alla donazione di una cospicua somma di denaro da parte di Beatrice ed Antonina Pecorella. Nella struttura architettonica la chiesa è ad una navata con abside retta, senza transetto e ad impianto longitudinale. La volta a botte lunettata mostra i segni degli affreschi nei medaglioni centrali. La grande spiritualità del convento Castronovese è esemplata dalla presenza di San Bernardo da Corleone e del Servo di Dio padre Gioacchino La Lumia di Canicattì. Abbandonato dopo la soppressione degli ordini religiosi fu ripristinato e reso agibile nel 1932 ad opera di Fra Vitale Lino, frate Castronovese morto in odore di santità. I suoi resti mortali riposano all’interno del convento. Negli anni 1992-2000 assistiamo ad un’altra opera di restaurazione grazie a fra Federico Bonanno che, grazie ad una sua intuizione, creò “l‘Oasi Fra Vitale” che orienta il convento

Fu fondata nel 1810 dove sorgeva l’antico monastero femminile di S. Antonio Abate. Vi si commemora ogni anno la crocifissione e morte di nostro Signore.

Posta lungo le rive del fiume Platani, risalente al periodo bizantino. La località da diversi storici, viene indicata come l’antica stazione “Comiciana” ubicata sull’antico tracciato romano che collegava Agrigento a Palermo, conosciuto come itinerario di Antonino. È ricordata perché è stata sede di un Parlamento del regno siciliano indetto dai quattro Vicari. (10 luglio 1391)

SCARICA IL PDF